giovedì 28 novembre 2013

COSA SI BEVE QUANDO NEVICA E FA FREDDO?

Fuori fa freddo ed è arrivata anche la neve. Natale è alle porte ,l'atmosfera magica del periodo natalizio sta già riscaldando i nostri cuori e le nostre città. La sera ,o nei freddi pomeriggi invernali, è bello ritrovarsi con gli amici, in un locale caldo e accogliente,  per bere qualcosa insieme. 
Cosa si beve quando nevica e fa freddo?
Per i più golosi viene subito in mente la tradizionale Cioccolata Calda.



In questo periodo ce la possiamo concedere, senza troppi sensi di colpa. Diverse scuole di pensiero accompagnano il gusto della cioccolata calda. Alcuni la preferiscono densa, altri invece piuttosto liquida. E la panna? Per i più viziosi!



Non tramonta mai il Punch. Facile da preparare e buono da sorseggiare. E' la bevanda a base di acqua cada, alcool, zucchero, scorza di limone, arancia o mandarino (che emanano anche un buon profumo) e erbe aromatiche di vario tipo, a chi piacciono.



D'inverno si riscopre volentieri l'elegante rito del Tè. Anche per il Tè esistono tanti gusti e scuole di pensiero. Qualunque sia la vostra bustina di Tè preferita ricordate che il Tè "...è buono qui, è buono qui!" (cit. pubblicitaria).



E se avete in programma una passeggiata in montagna, nelle baite, nei rifugi e nei punti di ristoro sulle piste da sci, l'ideale è bere un buon Bombardino, a base di panna, Vov caldo o zabaione, brandy e caffè. 



Se non vi riscalda questo, misuratevi la temperatura! 

mercoledì 27 novembre 2013

IL CAFFE' IN TEMPO DI CRISI

Non so voi ma io non riesco a connettere senza prima aver fatto colazione.  Senza un buon caffè non si inizia la giornata. 



C’è chi non ne può fare a meno  neanche dopo pranzo, c’è chi non rinuncia alla “pausa caffè” in ufficio, neanche in piena riunione. C’è chi lo prende dolcissimo, chi amaro. Chi lo vuole lungo, chi corto o chi deca. Insomma, al caffè al bar non si rinuncia. Una cattiva abitudine? Direi piuttosto un sacro rito, per noi italiani. Un rito che resiste anche alla crisi pur cambiando le “modalità”.
E’ una mia impressione o l’usanza di offrire un caffè è sempre più antica? Un tempo c’era più slancio nell’offrire un buon caffè all’amica incontrata per caso al bar. Un tempo si diceva “grazie, ti lascio il caffè pagato al bar!” a quella persona che, gentilmente, ti aveva fatto un favore senza chiedere nulla in cambio.
Insomma, al caffè al bar non si rinuncia ma, se in compagnia, ognuno si paga il suo! Non sempre, c’è da dire.



E’ evidente, però,  che la crisi economica sta condizionando , giorno dopo giorno, anche i gesti più semplici della nostra quotidianità. Certo, di monete in tasca noi italiani ne abbiamo sempre di meno e se la situazione non cambia, sempre di meno ne avremo.
Tra l’altro, non basterà più nemmeno la moneta di 1 euro per un caffè bevuto “al volo” , in piedi al bancone del bar.  A Genova è in arrivo l’aumento del prezzo della tazzina che costerà 1 euro e 20 centesimi. Quanto impiegheranno le altre città a seguire l’esempio genovese? Oltre al prezzo del caffè, secondo Confesercenti e Fepag Ascom, è previsto anche  l’aumento del prezzo di cocktail, birra e cappuccino. Ovvio, calano i consumi, aumentano i costi.
Qualche mese fa un centralissimo bar di Verona ha lanciato una provocazione: il caffè anti-crisi a 50 centesimi. Risultato? Un successo. I clienti sono aumentati e i guadagni altrettanto.  


Ora scusate ma mi faccio un caffettino … con la moka di casa!



martedì 26 novembre 2013

WEDDING DAY: L'ABITO FA LA SPOSA


Parafrasando il detto "l'abito non fa il monaco", io penso che ad un matrimonio "l'abito fa la sposa".




Cantare ai matrimoni e presentare, da molti anni, eventi dedicati al mondo del matrimonio mi porta a condividere con le sposine prossime al Si o ancora lontane ma con l’immaginazione in movimento, alcuni wedding moments.

Dopo aver elencato le superstizioni più note e, se vogliamo, anche stravaganti che accompagnano il matrimonio, in questo post dedichiamo al giusta attenzione al vestito da sposa.
Ora dirò una banalità, ma l’abito da sposa deve essere quello che avete sempre sognato. Sceglietelo secondo lo stile più adatto a voi, romantico o con un tocco di originalità, classico o retrò. Per non sbagliare potete affidarvi a professionisti del wedding style: atelier, maison sartoriali, brand famosi del mondo del matrimonio. Sapranno sicuramente capire e interpretare le vostre esigenze e realizzare il vostro abito da sogno. Nel matrimonio ogni dettaglio ha la sua storia, le sue origini, le sue tradizioni. L’abito da sposa non è da meno.
Dovete sapere che l'abito bianco per la sposa risale all' 800 e rappresenta la verginità e la purezza. Oggi ci sono diversi modelli e colori per il vostro wedding dress. Il bianco è quello più tradizionale, ma il più delle volte si predilige il beige. Ho incontrato anche bellissime spose in rosso, soprattutto per chi si sposa di sera o a dicembre, approfittando della magia che il Natale sa regalare. Il colore rosso dell'abito da sposa si rifà alla tradizione indiana. Pensate che nel Medioevo il rosso era il colore più usato perché si riteneva propiziasse le nascite.
Cosa non deve mancare ad un abito tradizionale? Il velo. La tradizione vuole che il velo venga tramandato di generazione in generazione: la nonna lo passa con amore alla mamma, e la tua mamma lo cede amorevolmente a te. Comunque, il velo è sempre un elemento affascinante ed è più fortunato se prestato da una donna già felicemente sposata. Se il velo non dovesse piacervi, sbizzarritevi con gli accessori o con le acconciature alla moda.
Per lo sposo il discorso abito è leggermente più semplice, a meno che non decidiate di sposarvi d’estate, in spiaggia. Ora si può, anche da noi. Come? Seguitemi su langolodikey.blogspot.it!



lunedì 25 novembre 2013

LA SCRIVANIA E' IN DISORDINE? TRANQUILLE, SIETE DEI GENI!


...anche questo lunedì è giunto al termine. Cosa ci ha portato? Un freddo glaciale e una lunga settimana da affrontare. 
Una curiosità: come è messa la vostra scrivania? E' perfettamente ordinata, libera da fogli, fascicoli, giornali e pratiche da sbrigare, oppure è come la mia, nel caos più totale?! Non preoccupatevi, se fosse disordinata ci può stare dai, è lunedì ( mi sto autoconvincendo che va tutto bene!). Poi, tanto per gradire, avere la scrivania in disordine ci accomuna a Steve Jobs e Albert Einstein. Beh, mica male!
Il disordine sulla scrivania io lo chiamo "caos creativo". Recentemente uno studio condotto dall'Università del Minnesota ha dimostrato che una scrivania o una stanza molto disordinata possono stimolare la creatività e l’innovazione. Un ambiente più ordinato, invece, tende a stimolare scelte più convenzionali, ma anche più salutari. A chi dare retta?!
C'è un altro elemento da non sottovalutare. Secondo un sondaggio condotto da Adecco su un campione di mille dipendenti statunitensi, sul posto di lavoro spesso si viene giudicati proprio da come si tiene la scrivania.  Il 53% dei dipendenti intervistati ha ammesso di giudicare i colleghi in base al disordine o meno delle loro scrivanie. E se uno lavora da solo? Non corre questo pericolo! Secondo il 50% degli intervistati, un collega disordinato è anche pigro. Forse è solo un genio incompreso!
Comunque, il caos creativo a breve termine (due o tre giorni) potrebbe stimolare la nostra creatività; se prolungato per l’intera settimana, genera stress e nuoce alla nostra salute.
Ho capito, tocca mettere a posto un po’, va! 


venerdì 22 novembre 2013

SUPERSTIZIONI DA WEDDING DAY

Nel prossimo weekend sarò impegnata nella presentazione di sfilate di moda Sposi, all'interno di un evento interamente dedicato al Matrimonio: "SposiAMOci-devi solo dire si!", a Pianello Vallesina (AN). 

Da anni e anni, sono molte le superstizioni che accompagnano il giorno del SI!Eccovi di seguito tante piccole superstizioni da seguire per la buona riuscita della futura vita coniugale. C'è chi le ignora, e c'è chi, invece, le segue alla "lettera" in ogni piccolo dettaglio. Che ci crediate o no, ve le propongo per curiosità e perché alcune sono molto particolari! Chi non ha mai sentito questo detto:- Di Venere e di Marte non si sposa e non si parte!? Perché proprio il martedì e il venerdì? Ve lo rivelo subito: il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il venerdì secondo la cabala è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Ma in Norvegia la maggior parte dei matrimoni si celebra proprio di venerdì. Per loro è il giorno romantico per eccellenza perché appartiene a venere, dea dell'amore e dell'armonia, cmq... un giorno vale l'altro... Un tempo ci si sposava anche durante la settimana! (info tratta da una testimonianza vera: mia nonna si è sposata di lunedì!) A, e quest'altro proverbio?!- Sposa bagnata sposa fortunata!Possiamo interpretarlo come una banale consolazione per gli sposi che nel giorno più importante della loro vita si ritrovano "a mollo"!In realtà, c'è sempre una spiegazione a tutto: la pioggia è il simbolo della fortuna e dell'abbondanza che cade generosa sugli sposi. Una delle usanze popolari più conosciute e tra le più seguite è quella che vieta di mostrare l'abito da sposa al futuro marito, ma quella che vieta di guardarsi allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio io proprio non la sapevo! E voi?! Cmq, se proprio non si resiste si può fare, ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto! Uno degli amuleti più adatti al giorno del vostro "sì" è l'acquamarina: assicura fedeltà ed un felice Matrimonio. In chiesa, fate attenzione alle fedi!!! Non fatele cadere. Se dovessero cadere verranno raccolte solo da chi celebra il rito. Non dimenticatele e, peggio, non smarritele! Queste trascuratezze indicano poca voglia di compiere il grande passo. E' consigliabile non suonare il clakson mentre si va in chiesa per la cerimonia. Si deve suonare una volta terminata la messa, mentre la lunga fila di macchine segue quella degli sposi per andare a fare le foto, o direttamente al ristorante. Cmq, il suono del clacson deriva dalla convinzione che così facendo si mettono in fuga gli spiriti cattivi. Mah! Il tradizionale lancio del riso all'uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e gioia.In alcuni paesi è accompagnato da monete e confetti. Attenzione, se presi in pieno possono far male!Dalle nostre parti sta andando molto di moda il riso colorato, e altri tipi di pasta, insieme ai coriandoli per rendere il tutto ancora più allegro e festoso! Il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio (se ci si sposa di domenica), o il giovedì (se ci si sposa di sabato) da due ragazze nubili in segno di purezza. In alcuni paesi per tradizione, la sera prima del matrimonio lo sposo organizza una serenata sotto la finestra della sua futura moglie. Lo accompagnano parenti ed amici e, naturalmente, un musicista con la chitarra, o un violino o una fisarmonica. Meglio ancora se il vostro fidanzato sa già suonare!!! A fine serenata viene offerto dai genitori della sposa un piccolo buffet per ringraziare tutti coloro che sono intervenuti. Ma ricordate bene che è vietatissimo vedere lo sposo dopo la mezzanotte!!! Per il giorno del "sì" la tradizione vuole che la sposa porti con se cinque cose: 1) una cosa prestata: indica l'affetto delle persone care che le rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo; 2) una cosa regalata: per ricordare il bene delle persone care; 3) una cosa blu: anticamente il colore blu simboleggiava la pureza ed era il colore dell'abito della sposa; 4) una cosa vecchia: simboleggia la vita che si lascia alle spalle e l'importanza del passato che non va dimenticato nella nuova vita; 5) una cosa nuova: come simbolo della nuova vita che sta per iniziare, i nuovi traguardi da superare e le novità che ci saranno;Per quanto riguarda i confetti, secondo la tradizione vengono confezionati in preziosi sacchetti di tulle o in pizzo e devono essere rigorosamente di colore bianco e sempre dispari. Si consigliano almeno cinque confetti per rappresentare le qualità della vita che non devono assolutamente mancare agli sposi: - Salute - Fertilità - Lunga vita - Felicità - Ricchezza Da non dimenticare il classico lancio del bouquet a fine cerimonia. Non tutte lo fanno, ma è considerato un gesto tradizionale e di buon auspicio per chi lo prenderà al volo! Per il lancio, la sposa deve voltare le spalle ad un gruppo di amiche presenti alla cerimonia e al 3 lanciare il suo bouquet. Per la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta di matrimonio, la tradizione vuole che ci si sposi entro l'anno! Infatti in antichità i fiori usati per confezionare il bouquet erano fiori d'arancio che, oltre a significare abbondanza, felicità e prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio. Ed ora... finalmente a casa! La tradizione di sollevare tra le braccia la sposa e solcare la soglia della nuova casa risale, addirittura, all'antica Roma. Facevano così per evitare che la sposa inciampasse, inconveniente di cattivo auspicio perché voleva dire che le divinità non la volevano accogliere. E dopo una bellissima ed interminabile giornata, quando i piedi cominciano a parlare e le gambe a non collaborare più, la mente è già lì... in luna di miele! Sapete perché la chiamano "luna di miele"? Perchè gli sposini dell'antica Roma erano soliti mangiare del miele per tutta la durata di "una luna" dopo il matrimonio (forse anche per riprendere le forze dopo la lunga giornata!). Da qui l'origine del detto "luna di miele", per indicare i primi, dolci e irripetibili momenti della vita di coppia.

Comunque vada, in bocca al lupo! 



mercoledì 20 novembre 2013

METTITI IN AGENDA

Mettiti in agenda!

La tua tabella di marcia giornaliera è serrata?Tra gestire la casa, accompagnare i bambini a scuola, fare la spesa, andare a lavoro (per chi ce l'ha ancora un lavoro!) tornare a casa, preparare il pranzo, la cena, il sugo per il giorno dopo, sentire al telefono l'amica, la mamma, la suocera... Insomma, tra tutti questi impegni che mettono ansia e procurano stress INSERISCITI IN AGENDA ANCHE TU! Fai qualcosa per te, anzi, SOLO per TE!Spegni il cellulare per qualche minuto (fidati, potresti svoltare la giornata!), ridi e sorridi almeno un pò ma soprattutto CONCEDITI UN GESTO COSMETICO AL GIORNO! Uno scrub, un massaggio, un solarium di qualche minuto; oppure truccati, anche leggermente ma fallo. Amati e mettiti in agenda...dai, che domani si ricomincia! 


martedì 19 novembre 2013

Detto, fatto!

"Prima o poi ci provo anche io!" Detto, fatto!
Qualche giorno fa, per pura curiosità (e anche per vedere chi c'era!!) ho partecipato ad un interessante Blogmeeting organizzato dall'Associazione Pepelab, presso l'Università Politecnica delle Marche. Tra gli ospiti alcuni dei Blogger più famosi d'Italia, da Maria Chiara Montenera (thechefisonthetable.com) a Paolo Campana (bloggokin.it), da Nicoletta Battistoni (saponetteverdi.com) a Simone Sbarbati (frizzifrizzi.it).
Il Blogmeeting ha regalato, a noi partecipanti (colleghi giornalisti, studenti di marketing e imprenditori), tanti spunti su come creare un blog. Sembra semplice: basta avere un'idea, delle cose da dire, voglia di scrivere e una costanza da vendere! Qualcosa al'appello mi manca ma...
Di cose da dire ne ho anche io, quindi condividiamo! Poi, se saranno interessanti o meno... lo scopriremo solo vivendo!