giovedì 30 gennaio 2014

TRA LE RIGHE

Perché i libri vanno letti, annusati, toccati con mano. Perché no, anche stropicciati, ma non troppo. Se è il caso, i libri vanno chiusi. E poi riaperti. Vanno riletti. Lasciati a metà. Regalati. Prestati. Si, vanno prestati. Oh, non c'è condivisione più intima di un libro prestato. "Fai attenzione! Ci tengo." Chi ti presta un libro che gli sta a cuore, ti da in mano un pezzo di quel cuore.  Da te si aspetta cura e rispetto.
voltapagina
Certi libri hanno un potere pazzesco, già il solo pensiero di possederli mi fa sentire migliore. Succede pure che un libro ti lasci un pò interdetta, che ti deluda nel finale. Poi, nella tua vita, irrompe  un altro libro che,  in un attimo, ti prende, ti cattura. Ti fa estraniare dal resto del tuo mondo. Ti immergi così tanto nella trama che  ti dispiace quando ti accorgi che sei quasi alla fine.
libro romantico
Spesso i libri ci aiutano a dare un nome a ciò che stiamo vivendo. Stati d'animo. Situazioni. Emozioni.
Tra le righe.
tra le righe

mercoledì 29 gennaio 2014

UN CAFFÈ CON DANIA, E UNA PUNTA DI ZUCCHERO.


Da un paio d'anni seguo il suo blog. 
Scrive un pò di lei, un pò di ciò e di chi la circonda. 
Scrive di vita. 
In alcuni momenti mi è sembrato che scrivesse anche di me. 
Non a caso, oltre ad essere una famosa blogger, è anche una scrittrice di successo. 
Daniela Farnese ( http://www.dottoressadania.it/).


Pungente ma elegante in "101 Modi per far soffrire gli uomini" (edizioni Newton Compton) ; ironica e sensibile in " Via Chanel N° 5"  e in " I love Chanel " (edizioni Newton Compton). Nostalgica, quanto basta, e divertente in " Un'estate con le amiche". 


Ma sai quanto sarebbe fico prendere un caffè con una tipa così?!

Mmh .... perché no?!




Il giorno 24/gen/2014, alle ore 16:52, "Catiuscia" ha scritto: 

"Ciao!

( ... ) Accetteresti di essere intervistata da me?
Immagina la scena: sarebbe come se ci prendessimo un caffè virtuale e 
facessimo una chiacchierata al bar, io e te. Che ne dici? (...) "

Da : Dania 
A : Catiuscia 
Oggetto : Re: Ci prendiamo un caffè?
Data : Fri, 24 Jan 2014 21:22:24 

" Ciao Catiuscia,
mi farebbe molto piacere il nostro caffè virtuale.
Dovrebbe far meno male alla salute di quello vero. (...) "

Detto, fatto! 

KEY: Ciao! Ci sei?
DANIA: ciao, sì
KEY: Benissimo! Che prendi? Per me un caffè. Grazie!
DANIA: eh, appena preso. Ma quasi quasi ...
KEY: Zucchero o senza? O, come me, fruttosio?
DANIA: zucchero. Una punta. Di canna. Senza non ci riesco. Oh, e dire che ci ho  provato!
KEY: Sei del Sud, giusto? Da voi il caffè è un rito!
DANIA: sì, sono napoletana. Ma da quando avevo 14 anni sono nomade. Ho finito le scuole a Padova e fatto l'Università a Venezia. Lì il rito è l'ombra di vino.
KEY: ...con il vino gioco il jolly pure io! Hai mai assaggiato il Verdicchio? O il Lacrima di Morro d'Alba? Tra il Veneto e le Marche la lotta enogastronomica è sempre" on air”!
DANIA: Sì, conosco bene le Marche. Ho tanti parenti lì.
KEY: Foorte! Cosa conosci delle mie zone? Jesi, Senigallia, Ancona...il Conero?
DANIA: Ho dei parenti a Senigallia (hanno un bellissimo bar al foro... Il ghinelli.  Poi adAncona e a Chiaravalle). Ci vado da quando ero bambina.
KEY: Sono zone in cui si sta davvero bene! Dicevi che sei un pò nomade! Adesso vivi a Milano, giusto? Dove ti senti più a casa?
DANIA: Ho vissuto a Napoli, Padova, Venezia, Parigi, Il Cairo, Udine e Milano
DANIA: adesso sto bene qui
DANIA: parte della mia famiglia è a Padova e un fratello con nipote in Brasile
DANIA: mi sento a casa in molti posti
KEY: Una, nessuna, centomila! E la tua verve, la tua capacità di scrivere in maniera vivace e con la giusta dose di humor che radici hanno?
DANIA: non saprei. Una famiglia con un grande senso dell'umorismo (molto noir), la mia grande passione per la lettura. Molto è dovuto, credo, all'arte di arrangiarmi.
KEY: Allora sei molto italiana !:)
KEY: Il tuo blog è fortissimo!
DANIA: Sì, italiana e precaria
DANIA: Grazie
KEY: Siamo precari in tanti, siamo precari socialmente, economicamente e, a volte, anche nei sentimenti... però chi fa comunicazione lo è ancora di più. Non credi?
DANIA: Sì, diciamo che è un lavoro fluido, quindi la flessibilità è intrinseca. Però, noi italioti traduciamo flessibile con "fesso" e l'abitudine è quella di pagare poco, in ritardo, e considerare il free lance come un "amatore", uno che non lavora per campare.
DANIA: Bisogna avere veramente molto spirito per non lasciarsi scoraggiare. E molto pelo sullo stomaco.
KEY: Sono d'accordo. Occorre avere anche talento, che è il fattore che ti fa rimanerea galla nella rete. Tu hai dimostrato di averne. Sei blogger "da tempi non sospetti", se non sbaglio. Eppure sei riuscita ad affermarti. I tuoi punti di forza, secondo te?
DANIA: All'inizio (più di 10 anni fa), nessuno di noi blogger ha iniziato pensando di farne un business. L'idea era quella di creare un nuovo linguaggio, uno spazio libero di discussione e scrittura e di socializzazione. Ci credevamo tantissimo. Eravamo pochi, motivati e sempre online. I tempi, adesso, sono cambiati. I blog sono diventati strumenti di lavoro e sono piuttosto obsoleti. Ormai sono tutti online e i social network sono l'amplificazione del tuo spazio sociale reale. Il mio blog è piaciuto subito perché era sopra le righe. Ero ironica, satirica e senza peli sulla lingua. Una questione d'immagine, credo. Poi, la cosa buffa è che fino a due o tre anni fa, i miei post erano brevissimi. Una specie di twitter antelitteram. La sintesi premia sempre. Poi qualcosa ècambiato, una grande sofferenza d'amore, la necessità di lanciare messaggi nella bottiglia... Il blog era lì, e ho deciso di usarlo per scrivere quello che vivevo. L'ho trasformato. E l'editore che aveva pubblicato il mio manuale ironico sulla coppia, l'ha letto e ha detto "secondo me, dovresti scrivere un romanzo d'amore".
KEY: Ancora oggi è un blog fortissimo! E di romanzi ne hai scritti, infatti!
KEY: Perchè Malafemmina?
DANIA: la Malafemmena è una bella figura nell'immaginario napoletano.Mi sono ispirataalla canzone di Totò
KEY: Per i tuoi libri, invece, ti sei ispirata a Coco! Un bel successo editoriale. A quando il prossimo?
DANIA: Ho deciso di prendermi una pausa e non fare il terzo volume su Coco, perché voglio lasciare il rosa. Sto scrivendo qualcosa di diverso. Mi sto documentando molto. E spero di consegnare il prima possibile.
KEY: Devono darti una scadenza, vero?! L'ho letto su Fb!
DANIA: sì, senza scadenza è un delirio
KEY: Ti viene la rimandite?
DANIA: perdo tempo. Faccio mille cose. Procrastino. Dovrei metterlo nel cv: Procrastinatrice Senior.
KEY: Con esperienza!
KEY: Dania, una curiosità: tacco 12 o scarpa comoda?
DANIA: Dipende. Ultimamente esco quasi sempre con i miei anfibi. Ti notano meno che con i tacchi, ma fai molta più strada.

KEY: Ottima risposta! Posso rivendermela?
KEY: Altra curiosità: perché i blogger (alcuni) ce l'hanno con i giornalisti?
DANIA: mah, all'inizio, la possibilità di pubblicare e di avere dei lettori ha dato l'idea aiblogger di essere "come dei" giornalisti. Il punto è che non necessariamente chi ha accesso a uno strumento di pubblicazione (digitale e non) rispetta le 5 W che sono richieste dal mestiere. È una battaglia sulla libertà d'espressione. La ragione sta nel mezzo: i giornalisti devono aggiornarsi ed essere meno servi, i blogger devono studiareed essere più preparati.
KEY: Corsi di formazione in gruppo!
KEY: Bene, sono felicissima di averti avuto mia ospite in questo bar virtuale!   A proposito, dove immagini di essere? Città? Bar?
DANIA: In Cascina Cuccagna, dietro casa mia. Anzi. Tra un po' vado a bere un bicchiere di vino.
KEY: ...prosit!
KEY: Grazie per la tua disponibilità!
DANIA: grazie a te. Buona serata
KEY: Anche a te! A presto!

venerdì 24 gennaio 2014

LA VELA E L'AVVOCATO

Classe, stile, intraprendenza, genialità e ironia.
Tante doti, un'unica persona: l'Avvocato d'Italia.
Oggi si ricordano 11 anni dalla morte di Gianni Agnelli.



Nessuno, nemmeno i suoi nipoti, è più riuscito ad incarnare tutto questo, a rappresentare l'Italia.
Imprenditoria, Juventus e un'altra grande passione: il mare e la barca a vela.
Lo sapeva bene, l'Avvocato, quale mondo meraviglioso sa regalare la nautica: avventura, natura, il fascino del mare aperto, la profondità, la condivisione in barca, la forza e l'unione di un equipaggio.



"Chi conosce il mare, vede meglio le cose." E' una frase che ho letto in un libro poco tempo fa, e l'ho fatta mia. 
Chi sa timonare una barca, il mare lo conosce molto bene. Deve.



Le barche non sono tutte uguali. Non tutte hanno lo stesso fascino, non tutte regalano le stesse emozioni.
Io sono da sempre un'appassionata di nautica. Mio padre mi ha trasmesso la passione per il mare e per le barche, specialmente quelle a motore. 
Comodità, comfort e velocità. 



Vi ricordate la scena del film "Sapore di Mare"? 

Poi c'è la vela.
Tutto un altro mondo.
La reazione delle persone che viaggiano, per la prima volta, in barca a vela è molto strana: o l'amano o la detestano. Se l'amano, l'amano per sempre. In caso contrario potranno imparare ad apprezzarla, ma non vivranno mai fino in fondo il vero spirito della vela
Secondo il navigatore e scrittore francese Moitissier 

"La vela è una religione...ha i suoi riti. Se fa bello, fa bello. Se c'è vento, c'è vento. E se non c'è vento, si aspetta, si sorveglia. Hai fame, mangi. Hai sete, bevi. Ti prende sonno, dormi. È una scuola di pazienza."


Vero.Non solo, è una scuola di vita.
L'equipaggio è una famiglia, quando è il momento di condividere la quotidianità lungo il viaggio. E' una squadra, quando si deve raggiungere il porto e mantenere la rotta.
L' Avvocato aveva scelto la vela.






Col vento in poppa! 



giovedì 16 gennaio 2014

BACIA CHE TI PASSA!

La Perugina la sapeva lunga!
Con lo spot "Un bacio è qualcosa di più" ha convinto tutti, soprattutto Andrea Demirijan, autrice del libro "Kissing". Per la signora, il Bacio è davvero qualcosa di più. E' addirittura una vera e propria terapia.


E si, pare proprio che baciarsi faccia bene alla salute. Meglio se il Bacio è dato con trasporto e passione, anche perchè "bacio di bocca, spesso il cuor non tocca"!

Un bel Bacio, dato come si deve, combatte tanti tipi di dolore: dal mal di testa ai dolori mestruali (anche se a volte magari bastasse un bacio!). Abbassa la pressione (per il suo effetto vasodilatatore), migliora l'umore e, udite udite, combatte la carie (con l'aumento della salivazione). 
Dentisti di tutto il mondo tremate! 

Il Bacio fa bene sia a lui che a lei.
Uno studio tedesco, secondo quanto affermato dalla Sig.ra Demirijan, mostra che gli uomini che sono salutati con un bel Bacio dalla partner prima di andare a lavoro guadagnano di più, sono più produttivi; forse essere baciati aumenta l'autostima!


E poi il Bacio aziona tutta una serie di muscoli facciali che possono tonificare la pelle del volto e fungere da 'antirughe' naturale.
Insomma, la "terapia del Bacio" può essere un toccasana per il nostro benessere e per la nostra salute. 
Senza pagare il ticket, senza fare la ricetta. 
Massima resa, poca spesa!

venerdì 10 gennaio 2014

PAUSA PRANZO, DA SOLI O IN COMPAGNIA?

Si avvicina l'ora della pausa pranzo. Prende un sacco bene staccare un pò, rigenerarsi per poi riprendere il pomeriggio lavorativo con il giusto sprint!
Oggi è anche venerdì, prende pure meglio! Certo, è la giornata che accumula lo stress dell' intera settimana, ma allo stesso tempo è anche la giornata che profuma di weekend!



In qualsiasi giorno della settimana, venerdì compreso, è fondamentale scegliere bene come e, soprattutto, con chi fare la pausa pranzo.
Parola di esperti!

Una ricerca tedesca, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, ha rivelato come il tipo di lavoro che svolgiamo determini anche il nostro modo di essere. Se il nostro lavoro richiede controllo e razionalità, sarebbe meglio pranzare da soli o al massimo in compagnia di una sola persona. Se, invece, svolgiamo un lavoro creativo allora meglio una pausa pranzo in compagnia.


E quindi, a quanto pare, la pausa pranzo aumenta la creatività se fatta in compagnia. Ma non potrebbe dipendere anche da quello che mangiamo? A me, un bel piatto di pasta stimola immaginazione e creatività anche se dovessi mangiarlo da sola! Un panino ingurgitato al volo, metterebbe tristezza anche in una gita organizzata!! E lì si che sei in compagnia!

A parte quello che penso io, pare proprio che durante il pasto del pranzo, interagendo con amici e colleghi seduti al nostro tavolo, la nostra creatività abbia ampio respiro. Ci si distrae, la mente si libera e l'immaginazione prende campo. A chi giova mangiare in compagnia? A chi svolge un lavoro a contatto con il pubblico: pubblicitari, animatori, artisti e educatori.
Discorso diverso, invece, per ingegneri e ragionieri, attività che richiedono attenzione e concentrazione. Gli esperti sostengono che mangiare in compagnia riduce il controllo cognitivo, per cui meglio pranzare da soli.


Chissà questi professoroni che passano il tempo a studiare i nostri comportamenti, con chi mangiano?! Avrei una mezza idea...

Buon pranzo con chiunque voi siate!



martedì 7 gennaio 2014

UN ANNO "GENTILE"

Da oggi si riparte ufficialmente, dopo le feste natalizie!
Ufficialmente buon 2014 da Key!
In questi giorni di inizio anno, di quanti buoni propositi abbiamo sentito parlare?
Beh, in questo primo post del nuovo anno vorrei dedicare attenzione ad un buon proposito che a mio avviso, sta facendo la fine del "buon senso", ovvero è in via d'estinzione: la gentilezza. 


Per tutto il 2014 cerchiamo di elogiare questo valore ogni giorno, non solo il 13 novembre, Giornata Mondiale della Gentilezza. Facciamolo in ogni momento della giornata in cui un gesto gentile, un "grazie" detto al momento giusto, un sorriso anche fugace, regalano gioia a chi dà e a chi riceve.

D'altronde, è scientificamente provato che essere gentili e ben disposti verso il prossimo fa bene al cuore. Le probabilità di ictus e infarto aumentano in coloro che hanno un temperamento particolarmente aggressivo.


Secondo una ricerca condotta dalla University of Notre Dame (Usa), le persone più gentili sono meno soggette a licenziamenti perché più gradevoli. Davvero? Allora perché sono sempre i rompiscatole ad ottenere la meglio?! Mah...

La gentilezza, sempre secondo gli studiosi, darebbe ottimi risultati nel lavoro di gruppo: un bravo leader che tratta con gentilezza e considerazione i propri colleghi ottiene risultati migliori.


La gentilezza ha un grande potere, quello di creare intorno all'individuo dall'animo gentile, un clima sereno e positivo.
Un potere disarmante specialmente in una società frenetica come la nostra, in cui i rapporti tra essere umani sono sempre più "on line" e sempre meno "vis à vis". Abbiamo perso l'abitudine di conversare, perché è più veloce mandarsi un messaggio su WhatsApp piuttosto che fermarsi a fare due chiacchiere..."sai, vado di fretta!!".
Chi riesce sempre (o quasi) a trovare il tempo e il modo giusto e cortese di dire le cose, soprattutto quelle più "scomode", chi riesce a gestire la frenesia e a volte la rabbia, evitando di essere aggressivo, insomma, chi è gentile oggi come oggi è "strano". La stranezza è anche unicità.
E poi, se vogliamo dirla tutta, la gentilezza conviene: si guadagnano simpatie, fa star bene con noi stessi e con gli altri. Si risparmia in medicine!


Rientrati dalle ferie, iniziamo bene questo nuovo anno.
Iniziamo con poco, iniziamo con un semplice "grazie!" e vediamo l'effetto che fa!





martedì 24 dicembre 2013

A NATALE REGALA UN LIBRO

Buona Vigilia di Natale!
Siete alle prese con la corsa all'ultimo regalo? Poco tempo e poche idee?
A Natale, regala un libro.


Tante le novità in libreria per le feste.  La scelta, però, è dettata dai gusti personali di chi acquista e di chi avrà il piacere di trovare un libro sotto l’albero.
Qualche suggerimento per arrivare preparati in libreria.

Tra i libri più venduti si conferma “Gli Sdraiati” di Michele Serra (Ed. Feltrinelli), che racconta, con il solito piglio critico di Serra, le riflessioni di un padre rivolte al figlio diciannovenne sulle distanze incolmabili tra le generazioni.  A seguire Luis Sepulveda,  firma del grande capolavoro educativo letterario” Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, che torna in libreria con “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” (Ed. Guanda).
Dopo il successo di vendite del romanzo  “Le prime luci del mattino”, torna in testa alle classifiche Fabio Volo con “La strada verso casa” (Ed. Mondadori).  E’ la storia di due fratelli, Marco e Andrea, molto diversi fra loro, costretti a riavvicinasi a causa degli eventi della vita. Al centro della trama, un inconfessabile segreto di famiglia.
Piace molto alle donne, ma non solo, l’ultimo libro di Chiara Gamberale “Per dieci minuti” (Ed. Feltrinelli), in cui l’autrice consiglia ai lettori e alle lettrici di fare un gioco, per  liberarsi dalle proprie ossessioni e ritrovare benessere e speranza.


Edito da Piemme, un buon libro è anche “E l’Eco Rispose” di Khaled Hosseini.
Per i più tradizionalisti è uscito “La cena di Natale” (Ed. Mondadori), il sequel del fortunato romanzo “Io che amo solo te” di Luca Bianchini.
Per gli aggiornamenti sulla storia del nostro belpaese, ogni anno, a Natale, ci pensa Bruno Vespa. Quest’anno il giornalista di Porta a Porta si fa nostalgico e propone “ Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto: da nonna Aida alla Terza Repubblica” (Ed. Mondadori).
Un tributo all’amore nella sua più totale libertà è “Splendore” , il nuovo romanzo di Margaret Mazzantini (Ed. Mondadori).
Di suggerimenti letterari ce ne sarebbero tanti altri, ma vi invito ad investire del tempo in libreria. Girare per gli scaffali, leggere i titoli che più vi incuriosiscono e lasciarvi catturare dal profumo dei libri.
Buona lettura e Felice Natale!